Stefano Meli – Ghostrain (Seltz Recordz, Settembre 2015)







di Sisco Montalto - E' un disco che non vuole confondersi con la massa quello di Stefano Meli, già chitarrista di La Casbah e Caruana Mundi.  Ghostrain è un lavoro intenso e denso di emozioni, che evoca una miriade di immagini non confinabili in luoghi e spazi ma che corrono su binari corrosi e logori lasciandosi scie polverose e fumose alla spalle.

Su un’ideale vecchia locomotiva a vapore, Meli attraversa in solitaria percorsi che man mano diventano reali e cangianti nella mente di chi ascolta il disco.

Stefano Meli lascia parlare gli strumenti che tante volte sono più espressivi delle parole, come nel caso di Ghostrain. Un intimissimo percorso, condiviso con pochi, fatto di flash istintivi e pieni di emozioni che rimangono scolpite. 

Il blues profondo si mescola al country, al folk e a lampi di suoni dal mondo, così da annullare le distanze enormi di  traccia in traccia. 
Ghostrain non racconta di paesaggi urbani, al contrario di immense campagne uggiose immerse nel nulla, perfetto luogo per potersi rifugiare dalle assurdità della quotidianità e ritrovare se stessi riappacificandosi con la natura, godendo della sensazione familiare di pace. 

Il disco diventa l’impeccabile colonna sonora a tutto questo e allo stesso tempo espressione urlata, nella sua estrema pacatezza, di tutto quello che per Meli (e per molti che si ritroveranno in certe atmosfere) è fondamentale e vitale.








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