di Sisco Montalto - Ale Ruspini per molti è un nome come un altro, soprattutto nelle parti basse dello stivale italiano.
Eppure Ruspini è un veterano della musica, del palco, uno dei quei personaggi che hanno speso la propria vita a portare in giro la musica, non però in teatri, palazzetti o stadi ma in vari locali sparsi per il nord Italia. Una palestra importante che ti fa assaporare un aspetto della musica davvero autentico e senza secondi fini se non quello di cantare, di suonare, di fare musica.
Anche da questa esperienza con la band Illeciti Musicali, di oltre vent'anni, nasce il primo disco solista di Ale Ruspini, Alevation, un divertente gioco di parole che probabilmente fa intuire la vera anima di Ruspini e magari un po' del disco, che però in fondo non è così giocoso, al contrario cerca di alternare nei testi storie di vita, tra il leggero e il serioso.
Musicalmente Alevation è un album che non brilla di originalità e che risente di una produzione un po' casereccia, che da un lato toglie qualcosa al lavoro ma che dà l'idea del background di Ruspini, che è il piccolo palco, magari sperduto in qualche regione del nord. Visto così Alevation è un perfetto biglietto da visita dell'artista, che riprendendo sonorità di un pop rock fortemente italiano, crea un effetto nostalgia.
Sonorità e atmosfere genuine ormai definitivamente perse, che fa sempre piacere riascoltare.
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