Ivan Romano – L’inventore Saltuario (Settembre 2016)






di M.L. - L'esordio di Ivan Romano si intitola  - L'inventore Saltuario - ed è un lavoro che abbraccia un genere stranoto, stra-usato ma sempre molto apprezzato dagli appassionati di certe sonorità popolari.

Un genere legato a doppio filo alle tradizioni, alle radici, che, non importa di chi e in quali territori nasce, unisce e appare familiare perché sa raccontare nel profondo le sensazioni, gli odori, i suoni, le passioni, di gente comune che è profondamente legata ai posti in cui vive o ai posti in cui è nata, ma che ha magari dovuto lasciare per cercare fortuna.

Ivan Romano, si inserisce meritatamente nel filone cantautorale di matrice, appunto, folk tradizionale, con varie influenze jazz, pop, word music. Un album dalla forte impronta romantica, che parla di ricordi, di amore, di amicizia, nel quale si intrecciano finemente parole e musica (molto curata negli arrangiamenti), creando una armonia che attraversa tutti i brani e che in qualche modo li lega.

L'inventore Saltuario, porta con se aspetti che tra le tracce si amalgamano fino a quasi diventare tutt'uno: la nostalgia, la malinconia e allo stesso tempo la gioia di vivere, di poter raccontare e di poter assaporare aspetti di una quotidianità, non sempre facile, ma che ispira e seduce.

L'approccio folk dell'arte affascina sempre, al di là anche dei gusti musicali di ognuno e il disco di Ivan Romano ci fa dimenticare l’aspetto modaiolo e uniformato della musica che imperversa, per farci entrare nella dimensione lenta e magica della provincia.




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