Richard Ashcroft - Ad Agosto al Todays Festival di Torino







Dopo sette lunghi anni Richard Ashcroft, il carismatico, affascinante e sfacciato leader dei Verve, fa il suo ritorno in Italia, ad Agosto, per una unica data italiana al Todays Festival di Torino.

Con la sua musica e il suo modo unico di scrivere e cantare Richard Ashcroft è diventata una icona del Brit Pop prima con i Verve e poi come solista. Il suo ultimo album These People, segna un grande ritorno al passato, alle magiche atmosfere di successi come The Drugs Don't Work , A Song For the Lovers e Bitter Sweet Symphony, e soprattutto rinnova l'amore e la fedeltà di Ashcroft per certe sonorità che hanno segnato musicalmente gli anni 90.

Richard Ashcroft arriva a Torino con il suo nuovo disco in studio These People, pubblicato lo scorso maggio via Cooking Vinyl, contenente le bellissime This Is How It Feels, Hold On, They Don’t Own Me, Out Of My Body e These People, ballate come solo lui sa fare e testi che fotografano l’oggi come pochi sanno e vogliono fare. These People è il quinto album in studio da solista per l'ex Verve e arriva dopo anni di silenzio e un tentativo di reunion con la storica band Verve, riuscita in parte, che ci ha regalato uno dei migliori dischi della band e del 2008 (anno di uscita). Ma lo spirito ribelle e libero del ragazzo di Wigan non ha retto alle dinamiche di gruppo e ha preferito tornare nell'oblio per risistemare le idee.


These are songs of experience, baby...

Richard Ashcroft nasce l’11 settembre 1971 in Inghilterra. Cresciuto a Wigan, Lancashire, alla fine degli anni ’80 il giovane Ashcroft, detto “Mad Richard” per il suo carattere esuberante, imprevedibile e sempre con un'impellente necessità di essere al centro dell'attenzione, forma i VERVE con gli amici Nick McCabe (chitarra), Simon Jones (basso), Peter Salisbury (batteria). Il loro debutto A STORM IN HEAVEN (1993) riceve ottime recensioni e l'incessante attività promozionale con tanto di presenza nel Lollapalooza americano è seguita dalla pubblicazione di A NORTHERN SOUL (1995), che più che all’imperante brit-pop rende tributo a trame psichedeliche e acustiche come il singolo “History”, dischi che la Universal ha già annunciato di voler riproporre in edizioni deluxe ricche di materiale extra.

Ma è indubbio che il vero salto a piedi uniti nella stardom arriva con il singolo intitolato “Bitter Sweet Symphony” che diventa uno dei più grandi successi mondiali del 1997 e il loro disco URBAN HYMNS, ricco di singoli uno più bello dell'altro li proietta ai vertici del pop europeo.

Tuttavia, alcuni attriti intaccano la band, che dopo la fuoriuscita di McCabe e una brusca interruzione del tour del 1998, si scioglie nella primavera 1999.
Poco dopo, Ashcroft annuncia l’inizio della carriera solista, che ha inizio nel 2000 con ALONE WITH EVERYBODY. Il disco, nel quale Peter Salisbury suona la batteria, è ampiamente dedicato alla moglie Kate Radley, ex tastierista degli Spiritualized, diventata sua manager. Segue, nell'ottobre 2002, HUMAN CONDITIONS, anticipato dal singolo "Check the meaning" e la hit "Nature is the law", frutto della collaborazione con l'ex-Beach Boy Brian Wilson. Dopo un tour estivo nel 2005, quando apre per i Coldplay duettando con Chris Martin anche sul palco del Live8, Ashcroft pubblica il terzo album solista KEYS TO THE WORLD nel gennaio 2006.

"Mi sono fissato con questa espressione, these people, che è quella che usano i media quando non è chiaro a chi si stiano riferendo. Se ti capita di vedere un programma di news americano, sentirai dire these people almeno una ventina di volta, senza che venga mai specificato chi siano queste persone, che ruolo abbiano, che potere, se sono i cattivi. Può sembrare divertente, ma è anche inquietante": così Ashcroft ha spiegato la scelta del titolo del suo nuovo lavoro a Rolling Stone. 

Il disco di un uomo che può permettersi di guardare al proprio passato rintanandosi in studio con collaboratori storici quali Chris Potter e a Will Malone che ha lavorato agli album dei Verve A Northern Soul (1995) e Urban Hymns (1997), oltre al suo debutto solista Alone with Everybody.

Ashcroft ha dichiarato di sentirsi un “moderno trovatore” che mette sul tavolo riflessioni sulla società “malata, nichilista e votata alla guerra” in cui viviamo.
Out of my Body è la canzone dove appare la frase-manifesto del disco, “libero dal controllo, come piace a me”.

Sono tanti gli argomenti trattati in questo disco, visto che Richard Ashcroft non lesina sulla scrittura: si parla di grandi temi come la guerra in Siria e la primavera araba, ma anche di piccoli lutti personali come la morte di un carissimo amico.
Richard Ashcroft ha specificato in un'intervista ad NME l'urgenza di questo nuovo lavoro, nato da questioni personali e più ampie: “In questo periodo abbiamo vissuto tempi incredibili. Ci sono state guerre controverse, c'erano movimenti dal basso che sono diventate semi-rivoluzioni, c'è stata Piazza Tahir. Cominciava di tutto nel mondo, le persone erano divise. Spray al peperoncino ovunque gas lacrimogeni... Siamo in un'epoca nichilista, siamo oppressi dai tempi di guerra vicini alla morte, e mi piace riflettere sulla società in cui viviamo ma voglio anche immaginare e progettare qualcosa che ci dia un senso di speranza.”

Il diamante pazzo del britpop, Richard Ashcroft, oggi quarantacinquenne,  autore delle più belle pop song di fine secolo è tornato tra noi ed è ancora un fiume in piena che non perde la voglia di dire la propria, e lo farà in data unica il 26 agosto a Torino a Todays 2017!










  






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