di Sisco Montalto - Diego Esposito esordisce con E' più Comodo Se Dormi da Me, lavoro che probabilmente rappresenta appieno la sensibilità dell'artista toscano.
Il profilo quasi autobiografico del disco caratterizza questo esordio, perché in fondo poi un album deve rispecchiare chi lo scrive, chi lo pensa, per cercare di arrivare alla gente in maniera quanto più naturale.
L’album attinge dalla tradizione leggera tipica della musica italiana, rinfrescata quanto basta per non sembrare eccessivamente datata.
Il leitmotiv è l'amore, quello disincantato, malinconico, per certi versi universale. L'universalità sembra una esigenza per Diego Esposito, che utilizza un linguaggio semplice, preso a prestito dalla quotidianità. Così − E' più Comodo Se Dormi da Me − si compone di nove tracce che raccontano in punta di piedi e come farebbero molti giovani, magari seduti al bar, uno spaccato di vita e di pensieri. La scelta di utilizzare un tappeto musicale quasi acustico è la prova di come Esposito vuole dare alle storie raccontate la scena.
La voce pulita che si sporca in qualche passaggio è la parte che cattura dell’album perché riesce a rendere il lavoro, che fa della lentezza un aspetto importante, intrigante e non piatto. Un esordio sincero, che cerca di non cavalcare i cliché tipici di (certa) musica odierna che nasce prima in tv, attenta all'apparenza e poco alla sostanza.
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