Omar Pedrini - Come Se non Ci Fosse un Domani (Warner Music Italia, Maggio 2017)






di Sisco Montalto - Come Se non Ci Fosse un Domani segna il ritorno definitivo del guerriero Omar Pedrini. Uno che dalla vita è stato messo a dura prova, in varie occasioni, cercando di uscirne sempre con il sorriso e qualche insegnamento. 

Omar Pedrini ha saputo, soprattutto dopo il grande successo e la mesta fine dei Timoria, mantenere quella coerenza artistica  e (penso)  umana che lo contraddistingue ancora oggi, a 50 anni. Uno degli ultimi veri rocker, verrebbe da dire. E per forza di cose il nuovo album è semplicemente un disco rock. 
Un artista che non si piega ai clichè della musica odierna, fortemente legato ad una visione analogica della stessa.

Le sonorità del disco infatti suonano nostalgiche, nel senso positivo del termine. Rock d'annata con riff e punte di acidità delicata al punto giusto, che accompagnano i testi, facendo risaltare quella pacatezza e allo stesso tempo irruenza (Fuoco a Volontà) di chi non ci sta solamente a guardare la realtà girandosi dall'altra parte e nel suo piccolo cerca di raccontare, di scuotere, ritornando con la mente anche ad un passato recente che sembrava sorridere di più (Freak Antoni). Omar Pedrini lo si potrebbe definire un poeta metropolitano e le sue liriche lo testimoniano. Non ci sono artifici nella sua musica, nelle sue canzoni ma una comunicazione schietta, sincera, sensibile e romantica.

In questo lavoro Omar Pedrini appare come un sognatore, un inguaribile sognatore, che però deve fare i conti con la realtà precaria, quella che viviamo in questi anni bui, tutti i giorni e che a tratti far venir voglia di mandare tutto al diavolo e fuggire “Come se non ci fosse un domani”.
Il disco è quasi una autobiografia del pensiero pedriniano, come lui stesso spiega durante la presentazione  (a Torino). L’invito, lo sprono, il desiderio di un padre rivolto alle giovani generazioni,  poco propense ad urlare la propria rabbia. L’esortazione a vedere in fondo al tunnel la speranza e cercare di raggiungerla (vedi Sorridimi).
Come Se non Ci Fosse un Domani è un disco passionale, vitale, attuale, con melodie che entrano in testa.

Un album piacevole da ascoltare, che scorre via tra ricordi e immagini, per quelli che (come me) hanno sempre seguito lo Zio Rock e amano certe sonorità rock vintage (magari dal sapore brit), ma più in generale un disco di canzoni autentiche, con alcune chicche come il flauto di Ian Anderson dei Jethro Tull in Angelo Ribelle, il testo di Lawrence Ferlinghetti, Desperation Horse, il testo, riadattato, di Noel GallagherSimple Game Of a GeniusUn gioco Semplice.










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