Giulia Pratelli - Tutto Bene (Rusty Records, 2017)









di M. L. - Il nuovo disco di Giulia Pratelli - Tutto Bene -  già dal titolo fa intuire la strada intrapresa. E l'intuizione è giusta quando poi si va ad ascoltare l'album.


Non ci si trova assolutamente spiazzati perché la Pratelli sceglie un percorso sicuramente agevole, quello del pop leggero tanto amato in Italia. Gli elementi ci sono tutti, dai testi romantici ai suoni delicati, accennati, che quasi passano in secondo piano rispetto alla voce e all'interpretazione. Fortunatamente non una voce urlata come spesso piace dalle nostri parti, piuttosto una voce tecnicamente ineccepibile e garbata, perfetta nel contesto intimo che Giulia crea. Non ci sono sorprese dunque in Tutto Bene, tutto fila liscio o quasi, nel senso che in un paio di situazioni c’è un leggero accenno a virate musicali meno scontate (cedi Nodi o ). 

I testi, pur rimanendo nella tradizione classica, sono la parte matura del lavoro, perché non cadono mai nella banalità ma cercano, riuscendoci in molti momenti, uno stile ben preciso. 
Molto carino e azzeccato l'omaggio ad un classico estivo di Fabi - Gazzé e cioè Vento D'estate, brano che Giulia Petrelli interpreta senza stravolgerlo, portando la sua delicatezza e un sound urban a discostarsi dall’originale.

Giulia Petrelli in questo disco sembra essere proprio naturale, prova che la musica che ci propone è quella che lei sente di dover esprimere. Non a caso musica e testi sono tutti suoi, elemento da sottolineare in un Paese di interpreti dalla voce corpulenta e l'aspetto piacente.




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