Mauro Pina - L'ho Fatto Io (Autoprodotto, Settembre 2017)






di Aldo Sabillico - Il nuovo album di Mauro Pina è un lavoro sicuramente imprevedibile. Non per chissà quali sperimentazioni, anzi, complessivamente il disco potrebbe stare benissimo in qualche solco musicale già ben delineato. 

Piuttosto l'imprevedibilità è intanto data dal fatto che da un comasco un disco così variegato e dalle sonorità ricche, proprie della word music, non te lo aspetti. Atmosfere frizzanti che strizzano l'occhio al Sud America. In realtà poi  l'album riesce a prendere continuamente vie diverse. Dagli assoli di chitarra quasi progressive, alla più tradizionale delle canzoni pop italiane è un zig zag continuo, tra suoni a tratti un po' troppo sintetici e una produzione che in questo senso in alcuni passaggi non stenta.

Sorprendentemente L’ho Fatto Io è un lavoro molto compatto, con delle  idee azzeccate e ottimi pezzi, suonati e cantati in maniera molto convincente. In effetti è la voce non banale di Pina quella che tiene le fila di un disco che altrimenti potrebbe anche rischiare di far distrarre troppo l'ascoltatore.
Nel finale due sorprendenti brani in inglese (What Can I Do e Can Be Really So) dei quattro totali, che fanno forse intuire anche delle rimembranze di rock anni 80, danno  l’intuizione che  probabilmente la strada più naturale per Pina potrebbe essere quella della lingua inglese e dell’attitudine internazionale.

In definita Mauro Pina assembla un disco che fa trasparire il divertimento dell’artista nel farlo  e il bagaglio  musicale che porta con se. Probabilmente però Pina  in futuro dovrà scegliere una delle strade battute in L’ho Fatto Io e trovare una identità più caratterizzante.



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