Chiara Giacobbe Chamber Folk Band - Lionheart (Sciopero Records, 2017)






di Sisco Montalto - Chiara Giacobbe, violinista di Alessandria, dopo anni di esperienze in diverse band e dopo aver suonato in giro per l'Europa, decide di ripartire da zero o quasi, mettendo in prima linea il proprio nome e le proprie idee da solista.

Il risultato è Lionheart, lavoro che probabilmente riassume le varie tappe musicali di Chiara, che al contempo cerca di andare oltre, assecondando i desideri che ognuno di noi ha. Anche per questo Lionheart è un disco lungo, forse eccessivamente, essendo però un lavoro che non mira a far breccia sulla massa può non essere un difetto. Per apprezzare Lionheart bisogna avere un certo, indiscutibile, gusto musicale e una propensione a sognare. 

Per tutte e tredici le tracce Chiara Giacobbe e la Chamber Folk Band ci accompagnano in un viaggio che non ha molto di reale e tanto di visionario, evocativo, sicuramente merito degli intrecci sonori che riescono a far fantasticare  più delle parole. Il folk puro, il delicato pop rock che si mescola finemente a richiami celtici e irlandesi, convivono armoniosamente. Chiara Giacobbe riesce in maniera molto credibile ad introdursi in questo contesto sonoro con una voce a tratti morbida, a tratti graffiante, che spezza nei momenti giusti il ritmo non sempre coinvolgente del disco e che assieme al violino, sempre protagonista, dà bene il senso di un album che per certi versi può apparire dolce ma che ha dall’altra parte una carica di ostinazione e consapevolezza non indifferente. 

Lionheart è un disco fatto con istinto e passione, che suona in ogni momento molto familiare e già sentito ma allo stesso tempo riesce ad essere seducente perché porta con se diverse sfaccettature.




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