Furia - Cantastorie (Luigi Albertelli, Marzo 2018)






di Sisco Montalto  - Quando il tuo cognome è Furia non c'è altra scelta che prenderlo come nome per il proprio progetto musicale.  Così ha fatto Tania Furia, milanese, che esordisce con Cantastorie.

Un disco che nasce con la preziosa collaborazione di Luigi Albertelli (è sua l'immortale Furia Cavallo del West, portata al successo da Mal), che sicuramente ha messo evidente la propria impronta sul lavoro. Cantastorie infatti è un disco che ha vivo nei suoni e nelle atmosfere quel pop di casa nostra, o se vogliamo musica leggera, che ha fatto grande la musica italiana negli anni passati.
Furia canta e racconta degli spaccati di vita nei quali è facile trovarsi e rispecchiarsi. Un album molto umano che non cerca di nascondersi dietro particolari artifici sia sonori che poetici, ma al contrario è un lavoro reale e sincero.

Cantastorie è un disco raffinato, che da l'idea di una direzione chiara ma ancora acerba che l’artista milanese ha intrapreso.  Non c'è infatti nell'intero album quel guizzo e quella intensità che ci si aspetta da un lavoro cantautorale che vuole sorprendere o semplicemente rimanere impresso nella mente in un momento in cui tutto passa veloce. 



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