di Sisco Montalto - Il nuovo disco di Rita Zingariello, il Canto dell'Ape, è come un regalo inaspettato, subito dopo lo stupore per la sorpresa si passa al godimento vero e proprio.
Il Canto dell'Ape è un disco di qualità, piacevole, fresco e divertente. Un disco nato da quella sensazione di benessere che ad alcuni trasmette lo scrivere e il suonare. E’ il guardare dalla finestra e immaginare, passeggiare per strada e fantasticare sulla gente che incontri. E’ raccontare il mondo da una prospettiva intima e personale. Il Canto dell’Ape fin dal titolo ci rappresenta come la Zingariello ha voluto legare realtà e immaginazione, in un gioco di scambi continui di posizione che alla fine portano a non distinguere più cosa è reale e cosa no.
I dodici brani che sono diventati tali, per sua stessa ammissione, dopo una lunga selezione, rappresentano chiaramente un'idea di musica che lega istinto e razionalità in un equilibrio perfetto. La leggerezza dei testi viene mitigata e allo tempo stesso perfettamente accompagnata da melodie eleganti, raffinate e varie. Un pop d'autore che si lascia contaminare da vari generi senza mai fermarsi su uno in particolare.
Rita Zingariello ci regala 12 brevi racconti da assaporare lentamente con leggerezza e la curiosità di provare ad entrare in un mondo che con disincanto racconta la bellezza delle piccole cose e le altalene alle quali la vita ci obbliga.
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