Ask the White - Sum and Subtraction (Ammiratore Anonimo, Ottobre 2018)






di Sisco Montalto - Nel panorama musicale odierno nel quale l'uniformità verso il basso sembra essere una caratteristica essenziale per ricercare il successo, trovare chi ha ancora il piacere di fare musica vera, quella che nasce e si sviluppa magari tra quattro mura di una vecchia casa sperduta tra le campagne, fuori da contesti virtuali di ogni sorta, è una manna dal cielo.

Da questo punto di vista Ask the White è un progetto alieno, che cala in terra con una  prima creatura discografica stupefacente. Fin da subito si è immersi in una dimensione fuori dal tempo attuale (per fortuna), in un mix di musica e immagini sognanti che ti catapultano in un mood di atmosfere rarefatte tipiche di alcuni album degli anni 60, caratterizzati qua e là da lisergiche visioni. 

Non c'è però solo revival in Sum and Subtraction, semmai quello è un effetto collaterale. C'è invece tanta creatività ben canalizzata, che dall'incontro del duo toscano fuoriesce quasi magicamente per creare una sorta di folk rock minimale, delicato, intimo, composto, di una compostezza sospesa, lenta, liquida, che ipnotizza e incuriosisce, spingendo ad andare oltre per  seguire la scia lasciata da ogni singolo brano, per cercare nei meandri di ogni suono la chiave di una musicalità che non ha confini, che nell'apparente placidità ha una prorompenza tale da costringere a darsi una forte scrollata alla fine del disco, per cercare di tornare alla dura realtà quotidiana.




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